FAQ Meta Versus Culturae

1Chi può partecipare al percorso di capacity building di Meta Versus Culturae?
Il percorso è rivolto unicamente ai soggetti del settore culturale e creativo, micro e PMI, enti del terzo settore, studenti, organizzazioni profit e no profit che hanno avuto accesso ai contributi a fondo perduto del PNRR Sub-investimento 3.3.1 “Interventi per migliorare l'ecosistema in cui operano i settori culturali e creativi, incoraggiando la cooperazione tra operatori culturali e organizzazioni e facilitando upskill e reskill” (Azione A I).
2Di quale scavo archeologico si tratta?
Lo scavo archeologico didattico e sperimentale di Via Appia Antica 39, a cura dell’Università di Ferrara, nasce non soltanto da una domanda archeologica molto forte ma anche da una necessità sociale a tutti gli effetti. L’area infatti è localizzata a 800 metri da Porta San Sebastiano e le Mura Aureliane, in un tratto della via Appia che è da tempo oggetto di abusi e di proprietà private ed è un’area che il Comune di Roma ha espropriato restituendola di fatto alla comunità. Qui si ipotizza la presenza del Santuario di Marte Gradivo La domanda scientifica era molto forte: stiamo parlando di un’area dove si ipotizza la presenza di una importantissima area sacra di Marte e quindi archeologia e comunità hanno trovato un po’ un punto d’incontro: la comunità voleva tornare ad accedere a questo spazio e le campagne di scavo, iniziate nel 2022, hanno coinvolto anche la cittadinanza locale. Ad impreziosire ancora di più il lavoro che stiamo facendo c’è il fatto che lo scavo si trova in prossimità del fiume Almone il che porta con sé tutta una serie di problematiche con la risalita delle falde acquifere che per gran parte dell’anno ricoprono lo scavo. Quindi parliamo di un’area che con tutta probabilità, nonostante le grandi soddisfazioni archeologiche, dovrà essere richiusa e quindi poter conservare, in ambiente virtuale, questo luogo ed il lavoro di scavo fatto è molto importante per la memoria e la conoscenza del territorio.
3Come è stato creato l'ambiente virtuale di Meta Versus Culturae?
L’ambiente virtuale è stato costruito partendo da fotogrammetria terrestre e da drone, a cui ha seguito un’accurata digitalizzazione 3D dell’intero sito. Parliamo di un ambiente immersivo, interattivo e soprattutto multi player. Caratteristiche che diventano non solo strumenti per preservare il passato, ma anche potenti risorse educative. Attraverso l’uso di tecniche di gameplay e realtà virtuale stiamo permettendo a studenti, archeologi e professionisti di esplorare il sito archeologico in modo immersivo. Immaginate di trovarvi nel cuore di un’antica area sacra e poter interagire in tempo reale ripercorrendo ogni fase di lavoro di scavo e visualizzando e toccando ogni ritrovamento significativo. Grazie alla gamification, abbiamo creato esperienze che stimolano l’apprendimento attivo: gli utenti potranno scavare in prima persona e vivere l’emozione della scoperta dei reperti. Se consideriamo che l’attività archeologica è di fatto un’attività distruttiva, in questo modo possiamo vedere un sito come era in origine nell’epoca di appartenenza, ma anche come era prima dell’attività di scavo e muoverci temporalmente da un’epoca all’altra senza distruggere nulla.
4Cosa offre la piattaforma Meta Versus Culturae?
La piattaforma Meta Versus Culturae offre un'esperienza immersiva unica attraverso un percorso di capacitazione nelle aree afferenti alla cultura e non solo.